Sinceramente non riuscivo a decidere con quale argomento cominciare. Se dal nuovo editore, che non è più Lozzi, ma è lo Studio ideatore di questa rivista (perché?), oppure dal patrocinio che la rivista ha ricevuto dall’ Associazione Dimore Storiche Italiane e dalle nuove collaborazioni con Istituto Luce Cinecittà e la rivista Shot di Douglas Beasley (perché?), se presentarvi la strepitosa Passeggiata al Foro romano o i tanti profili di “Where & Why” (perché?), oppure ancora se spiegarvi i motivi della “svolta ecologista e sostenibile” della rivista (perché?).
Bene. Alla fine ho deciso di non parlarvi di niente di tutto questo.
Ma raccontarvi la storia di un vecchio sioux, che potete leggere come conclusione di uno dei testi ispiratori di Roman Walks: “Pensiero creativo” di Michael Michalko. Eccola.
Un vecchio guerriero sioux aveva otto magnifici cavalli. Una notte, durante una tempesta, le bestie fuggirono. Gli altri guerrieri vennero a confortarlo e gli dissero: “Come sei sfortunato. Devi essere molto arrabbiato per aver perso i tuoi cavalli”.
“Perché?”, chiese il vecchio guerriero?
“Perché hai perso tutta la tua ricchezza. Ora non possiedi nulla”, risposero gli altri.
“Come fate a saperlo?”, chiese ancora.
Il giorno dopo gli otto cavalli ritornarono, portando con loro altri dodici stalloni. I guerrieri tornarono da lui e annunciarono con gioia che ora il vecchio guerriero doveva essere molto felice.
“Perché?, chiese il vecchio guerriero.
“Perché ora sei più ricco di prima”, replicarono quelli.
“Come fate a saperlo?”, rispose ancora una volta.
Il mattino dopo, il giovane figlio del guerriero si alzò presto per domare i nuovi cavalli. Fu disarcionato e si ruppe le gambe. I guerrieri tornarono di nuovo e dissero che il vecchio guerriero doveva essere molto arrabbiato per la sua sfortuna e che per il ragazzo doveva essere terribile avere le gambe rotte.
“Come fate a saperlo?”, ribadì ancora una volta il guerriero.
Passarono due settimane. Poi il capo del villaggio annunciò che tutti gli uomini e i ragazzi in salute dovevano partire per combattere contro la tribù vicina. I Sioux ottennero la vittoria, ma a caro prezzo, dato che molti uomini e ragazzi furono uccisi. Quando i guerrieri sopravvissuti rientrarono al villaggio, dissero al vecchio guerriero che era fortunato ad avere un figlio con le gambe rotte, perché altrimenti sarebbe potuto restare ucciso o ferito in battaglia.
“Come fate a saperlo?”, rispose il vecchio guerriero.
Il nuovo Roman Walks. Passeggiate romane è pieno di avventure. Di arte e fotografia creativa. Buona lettura.
Gabriel Rifilato
(caartstudio.roma@gmail.com)